MafiaMaps

MafiaMaps è in stand-by. Se puoi, aiutaci a farla ripartire!

Dal 2021 abbiamo deciso di mettere in stand-by MafiaMaps, per mancanza di fondi per lo sviluppo della versione definitiva. Ogni anno accantoniamo una parte delle donazioni che riceve WikiMafia per lo sviluppo dell’App, ma non sono sufficienti per coprire i 40mila euro richiesti da varie società di sviluppo per realizzarla.

Dal 2016, nonostante i nostri sforzi nel presentare il progetto a fondazioni bancarie, benefiche e in generale a soggetti che sostengono economicamente progetti antimafia, nessuno ha ritenuto di dover investire in questo progetto. Anche per questa ragione, al momento, ci concentriamo su altri progetti antimafia di WikiMafia, più facilmente realizzabili.

Se sei in grado di aiutarci, trovando finanziatori per il progetto, contattaci.

Obiettivo MafiaMaps: 7.000/40.000 €

18%

MafiaMaps è stata la prima idea di App antimafia per diffondere conoscenza sul fenomeno mafioso. Lanciata il 6 gennaio 2015 da Pierpaolo Farina, con una campagna di crowdfunding di successo durata dal 21 marzo al 23 maggio dello stesso anno furono raccolti i primi soldi per finanziarne lo sviluppo.

Cosa sarà MafiaMaps

MafiaMaps App antimafia

MafiaMaps è stata pensata come app che permetta a chiunque di avere a portata di mano la conoscenza sulle mafie in Italia in Europa.

Nata dall’evoluzione di un progetto di WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie, è stata pensata come la prima enciclopedia geografica sul fenomeno mafioso e sul movimento antimafia.

Il cittadino potrà avere sempre a portata di mano il più grande database sulla criminalità organizzata: non solo avrà accesso a tutte le informazioni rilevanti sul fenomeno mafioso di tutta Italia, ma sarà in grado di fare ricerche avanzate in maniera semplice e veloce in qualsiasi luogo d’Italia si trovi su qualsiasi aspetto di suo interesse.

MafiaMaps App antimafia

Uno strumento per diffondere conoscenza, ma anche per coltivare Memoria: di quello che è stato il fenomeno mafioso in Italia e di chi lo ha combattuto, molto spesso pagando con il sacrificio estremo della vita.  E proprio per evitare che si ripetano scenari già visti, dare visibilità a chi oggi li combatte tutti i giorni sul territorio, segnalando direttamente le iniziative e gli eventi sul territorio.

Come è nata l’idea

Quando è nata WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie nel 2012, uno dei principali progetti che avevamo annunciato erano le “Mappe delle principali attività mafiose in Italia“, in quanto eravamo convinti che non vi fosse solo l’esigenza di riorganizzare in maniera scientifica tutta la conoscenza accumulata in oltre 30 anni sul fenomeno mafioso, ma anche di dare a questa conoscenza una proiezione geografica che aiutasse il cittadino a comprendere effettivamente l’entità della minaccia mafiosa.

Eravamo e siamo convinti che la mancata consapevolezza del cittadino comune (che permette alle organizzazioni mafiose di radicarsi e di inquinare sempre più territori al di fuori degli originari contesti di insediamento) sia anche figlia della mancata percezione anzitutto geografica del fenomeno nel proprio territorio.

Un’app antimafia per conoscere

Questa mancata percezione, nonostante svariate e documentate inchieste giornalistiche che irrimediabilmente finiscono nel dimenticatoio, è la prima ragione del dominio mafioso in sempre più ampi settori della vita socio-economica in Italia e all’estero.

Per questo a metà dicembre 2014 abbiamo deciso di dare una propria autonomia alle “Mappe”, trasformandole nel progetto di MafiaMaps, prima app antimafia con l’ambizione di diventare la prima enciclopedia geografica sul fenomeno mafioso e il movimento antimafia.

Martedì 6 gennaio 2015 fu pubblicato un secondo Appello alla Società Civile, annunciando la campagna di crowdfunding che sarebbe partita il 21 marzo 2015.

Problemi di fondi e sviluppo

L’11 aprile 2016 l’App venne presentata in Regione Lombardia, ma il 21 giugno la società incaricata dello sviluppo decise di non concludere i lavori, tenendosi comunque i soldi e violando il contratto sottoscritto nel marzo precedente.

Il 13 dicembre 2018, dopo una causa civile conclusasi con una transazione, siamo tornati in possesso di parte dei nostri soldi e ora il progetto è nuovamente in fase di sviluppo con l’associazione WikiMafia APS.

Dal 21 marzo 2019 la versione beta dell’App è disponibile su Android. Al momento non abbiamo trovato nessun ente o fondazione benefica che voglia sostenere lo sviluppo informatico dell’App. A detta dei più, non garantirebbe un ritorno economico.