Martedì 19 gennaio 2016 alle ore 15.30 presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano sarà inaugurata la mostra
GLI INVISIBILI, AMMAZZATI DALLA MAFIA E DALL’INDIFFERENZA
alla presenza di
Ilda Boccassini
Procuratore Aggiunto della DDA di Milano
Federico Rolfi
Presidente della Giunta ANM Milano
Remo Danovi
Presidente dell’ordine degli avvocati di Milano
Luigi Savina
Questore di Milano
David Gentili
Presidente della Commissione Antimafia del Comune di Milano
Lavinia Caminiti
fotografa, curatrice della mostra
Umberto Ambrosoli
figlio di Giorgio, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, assassinato nel 1979 a Milano
Emilia Cestelli dalla Chiesa
nuora di Carlo Alberto dalla Chiesa, Generale dei Carabinieri assassinato nel 1982 a Palermo.
Flavia Famà
figlia di Serafino, avvocato di Catania, assassinato nel 1995 a Catania
L’ANM di Milano e L’Ordine degli Avvocati di Milano hanno sponsorizzato e organizzato, assieme, la mostra GLI INVISIBILI, AMMAZZATI DALLA MAFIA E DALL’INDIFFERENZA, che sarà allestita a Palazzo di Giustizia, Corso di Porta Vittoria, dal 20 di gennaio al 2 di febbraio 2016. L’iniziativa è stata collegata al progetto legalità curato dall’ANM con le scuole del distretto, quest’anno dedicato alla lotta alle mafie.
Le classi che parteciperanno al progetto “adotteranno” una vittima di mafia e faranno un percorso che consentirà loro di toccare gli aspetti più profondamente umani dei delitti di mafia, atteso che le vittime oltre che simboli delle istituzioni (giudici, pubblici ministeri, poliziotti, carabinieri, avvocati, giornalisti, cittadini) sono soprattutto persone, con il loro mondo di affetti e di vita privata, a cui sono stati violentemente sottratti. Il progetto “Gli Invisibili, ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza” nasce come “continuum” di un lavoro iniziato da Lavinia Caminiti nel 2013, per documentare quale memoria la Sicilia conservi dei delitti di mafia, fotografando e riprendendo in momenti di normale quotidianità, luoghi testimoni di fatti efferati e mettendoli a confronto con documenti prodotti immediatamente dopo il delitto.
Questo iato, mostrato dalla semplice eloquenza delle immagini, rende evidente come persino le tragedie più difficili da sopportare siano cadute in alcuni casi nell’oblio della stessa generazione che le ha vissute, o siano sconosciute alle nuove generazioni. I delitti presi in considerazione, in questa prima raccolta, vanno in ordine cronologico, partendo dal luogo dove fu assassinato Joe Petrosino e sono i seguenti:
JOE PETROSINO – 1909
PIETRO SCAGLIONE (con agente di scorta ANTONINO LORUSSO) – 1971
GAETANO CAPPIELLO – 1975
PEPPINO IMPASTATO – 1978
FILADELFO APARO – 1979
MARIO FRANCESE – 1979
MICHELE REINA – 1979
GIORGIO BORIS GIULIANO – 1979
CESARE TERRANOVA (con LENIN MANCUSO) – 1979
PIERSANTI MATTARELLA – 1980
EMANUELE BASILE – 1980
GAETANO COSTA – 1980
VITO IEVOLELLA – 1981
PIO LA TORRE – 1982
PAOLO GIACCONE – 1982
CARLO ALBERTO DALLA CHIESA (con la moglie Emanuela SETTI CARRARO e l’autista Domenico RUSSO) – 1982
CALOGERO ZUCCHETTO – 1982
MARIO D’ALEO, GIUSEPPE BOMMARITO E PIETRO MORICI – 1983
ROCCO CHINNICI – 1983
BEPPE MONTANA – 1985
NINNI CASSARA’ E ROBERTO ANTIOCHIA – 1985
CLAUDIO DOMINO – 1986
GIUSEPPE INSALACO – 1988
NATALE MONDO – 1988
NINO AGOSTINO (con la moglie incinta Ida CASTELLUCCIO) – 1989
LIBERO GRASSI – 1991
GIOVANNI FALCONE (con Francesca MORVILLO, Vito SCHIFANI, Antonio MONTINARO e Rocco DICILLO) – 1992
PAOLO BORESLLINO (con Emanuela LOI, Agostino CATALANO, Vincenzo LI MULI, Walter EDDIE cosina E Claudio TRAINA) – 1992
PINO PUGLISI – 1993
GIUSEPPE DI MATTEO – 1996
GIUSEPPE D’ANGELO – 2006
Le immagini raccontano di uomini che per il senso del dovere e della giustizia hanno perso la vita, spesso insieme ai loro cari, o a chi semplicemente, in quel disgraziato momento, stava loro accanto. Il progetto prevede una mostra itinerante, articolata come una sorta di viaggio nella memoria (troppo spesso offuscata) attraverso la visione di fotografie, la proiezione di un video, un’installazione audio e dibattiti con le persone che hanno vissuto, in modo diretto o indiretto, queste tragiche esperienze. Sin dall’inizio la Fondazione Rocco Chinnici ha creduto nel progetto e lo ha patrocinato. Dopo un viaggio che è iniziato nel 2013 con le scuole, con i progetti sulla legalità, nel 2014 la mostra è stata ospitata al Centro di Studi Paolo Borsellino di Palermo, fino a sedi istituzionale come: il Palazzo di Giustizia di Caltanissetta, di Palermo e di Firenze.
Il viaggio della mostra è cominciato nel maggio del 2013 collaborando con una scuola di Palermo, in un progetto sulla legalità. Nel maggio del 2014, il percorso è continuato in maniera più ampia e con la pubblicazione di un libro fotografico da parte del Comune di Palermo, che patrocina la mostra. Nel suo viaggio attraverso l’Italia la mostra è stata arricchita con le foto di altri luoghi teatro di gravi atti delittuosi di stampo mafioso, a Catania, dove è stato assassinato l’avv. Serafino Famà per il suo coraggio nell’opporsi alla mafia a Firenze e a Milano che città che hanno subito gli attentati di via Georgofili e di via Palestro.
All’inaugurazione saranno anche presenti
Alessandro Marangoni, Prefetto di Milano
Alessandro Giuliano, Capo della Squadra Mobile di Milano,
il Gen. di Corpo D’Armata Vincenzo Coppola, comandante interregionale Carabinieri “Pastrengo”,
il Gen. di divisione Ciro D’Angelo, Comandante Legione Carabinieri “Lombardia”,
il Col. Canio Giuseppe La Gala, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Milano
il Gen. di divisione Giuseppe Zafarana, Comandante Regionale della Guardia di Finanza,
il Gen. di brigata Paolo Kalenda, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza,
il Col. Vito Giordano, Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano,
Fernando Asaro, presidente dell’ANM di Caltanissetta,
Matteo Frasca, presidente dell’ANM di Palermo,
Laura Canovai; presidente dell’ANM di Firenze
il Mar. in congedo Silvio Novembre, che collaborò con l’avv. Giorgio Ambrosoli nell’indagine relativa alla Banca Privata Italiana
Delia Campanelli, Direttore USR Lombardia
Pierpaolo Farina, ideatore di WikiMafia e Ceo di MafiaMaps
Martina Mazzeo, Presidente di Stampo Antimafioso